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Circo, Controvento, Giullare, Luca Fagioli, Manovale dell'Arte, Movimento, Randagio, Susanna Tartari
Correva l’anno 2001 quando sulla piazza di Offagna ebbi la fortuna d’incontrare un Giullare Gentil’uomo. Rimasi colpita da come riusciva ad affascinare donne, uomini e bambini. Saltava, giocava con sfere e clave mentre recitava brani di Shakespeare, Dante e Boccaccio. Lo ritrovai in altre piazze d’Italia (erano gli anni dei famosi festival medievali e rinascimentali), lessi il suo nome su cartelloni teatrali e cinematografici e poi … come una meteora che passa illumina e sparisce, anche Lui d’improvviso sparì. Ma Luca non è una meteora, Luca è un vulcano, qualcosa che ogni tanto si ferma per poi eruttare al meglio la sua energia. La sua lava è fatta di colori e di quella vita che lui ha Respirato nelle piazze, sui palcoscenici e nel circo. Energia centrifuga che esprime in ogni sua opera.
Caro Luca, l’avresti mai detto che un giorno ti avrei intervistato? Ti ritrovo dopo quasi dieci anni grazie a facebook e sul tuo diario, invece di trovare “Giullare Gentil’uomo”, leggo che ti definisci IL RANDAGIO e poi ancora MANOVALE DELL’ARTE. Perché queste auto definizioni?
Randagio perché non voglio appartenere o meglio cerco di non appartenere al branco, alla massa, fatta molte volte di replicanti di status symbol. Non mi piace e non m ispira fiducia la direzione dove stanno andando. Manovale dell’arte, perchè ogni giorno ho l’esigenza d’imparare, di apprendere e conoscere. Voglio che l’umiltà viva dentro di me, sempre. E per fortuna questo accade.
L’ultima volta che io e te ci siamo incontrati, tu facevi il “saltimbanco – giocoliere” in una compagnia di Teatro di strada, all’epoca lavoravi anche nel cinema e nel teatro. Ti va di raccontare questi tuoi 30anni di vari palcoscenici e come mai la tua vita è cambiata?
Trent’anni pieni di emozioni belle, brutte, la vita sempre in circolo. Ogni giorno immune dalla monotonia, ogni giorno dove la padrona era l’energia fisica e mentale. La mia vita, il viaggiare continuamente, come ti affezionavi , dovevi partire. Ho lavorato con tanti nomi noti dello spettacolo e cinema, Martin Scorsese, Alessandro Benvenuti, in teatro con Gabriele Lavia, Haber, Rigillo e tanti altri. Poi in televisione con Paolo Rossi e con ‘Striscia la Notizia’. Ho lavorato per il teatro anche in Francia, Spagna, Svezia, Argentina, Uruguay e Cuba. In seguito (quando le tournèe me lo permettevano) ho lavorato con due grandi artisti di strada Alex e Checco, con loro ho imparato molte cose, tra cui il fachirismo, il fuoco e l’acrobatica. Insomma mai fermo. Ho fatto anche il clown in corsia, grande esperienza di vita. Continua a leggere
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