…e se ad Odisseo (Ulisse) occorsero vent’anni per tornare ad Itaca, a Ricky Scandiani sono serviti dieci anni di più per realizzare un sogno.
Ricky (Doc) Scandiani, scrive Roadissea trent’anni fa, esattamente nel 1983 e poi cosa accade? <<L’opera si preannunciava già come un progetto articolato, fatto di musica, canto e arti performative. Subito ne nacquero due musicassette di cui se ne vendettero 15 copie. La cosa finì lì ma molti di quei giovani che si dedicarono al progetto oggi sono insegnanti della Scuola di Musica Moderna di Ferrara, la scuola da cui arrivano tutti i giovani musicisti e cantanti che si trovano sul palco per suonare e cantare l’opera.>>
Roadissea è un’opera rock, tratta dall’Odissea di Omero. Il testo è attualizzato e trasportato ai giorni nostri. Il viaggio di Ulisse viene raccontato in circa due ore di spettacolo, in 22 brani interamente suonati dal vivo. I brani esplorano generi diversi, si tratta di composizioni che vengono accompagnate da acrobazie eseguite dalle ragazze della scuola di Pole Dance and Fly che si è affiancata al progetto sotto la guida di Ingrid Cassani.
Ricky, come sai mi trovo coinvolta “emotivamente” in questo progetto, in quanto Martina Tartari, la cantante che interpreta Calypso nell’opera, è mia nipote. Di Roadissea ne sento parlare in casa da un paio d’anni, ma quanti sono i giovani, oltre a Martina, che ne fanno parte? <<L’opera rinasce grazie a 41 giovani studenti della Scuola di Musica Moderna di Ferrara che, coinvolti nel progetto, accettarono di farne parte con grande entusiasmo. Così dopo 30 anni, ci si è messi al lavoro su vari fronti; nel costruire l’opera teatrale, con tanto di coreografie, ma si è ritornati in sala di registrazione da dove ne è uscito un doppio cd con tutti i 22 brani.>> Continua a leggere