15 giugno ore 18.30
Ferrara – Complesso monumentale di Sant’Anna
Corso Giovecca, 21 – Piazzetta Sant’Anna, 3
Vernice della VI Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara

Colui che viene considerato l’erede ufficiale di Mark Rothko aprirà la Biennale Internazionale d’Arte con la social opera “Il Qubo”, metafora di una terra martoriata dalla forza bruta della natura ma proiettata verso la rinascita e l’ottimismo.

Ormai è certo e alla Domus Turca, sede dell’associazione Pro Art, è gran fermento per l’arrivo de “IL QUBO” opera di Alessandro Giorgetti che dal prossimo venerdì sarà esposta nel bellissimo chiostro di Sant’Anna come simmbolo di questa Biennale ma anche simbolo di un qualcosa che si può ricostruire.

Non poteva essere un’opera più suggestiva ad arrivare a Ferrara dopo il terremoto che l’ha colpita, infatti Giorgetti per tutto il 2011 ha dipinto come un diario personale, come una mini tela 20×20 al giorno per 365 definiti Qubo’s Sides, che esprimono le difficoltà della vita quotidiana, le suscettibilità, le gioie e i turbamenti, le distruzioni e le rinascite. Queste 365 mini tele messe assieme compongono “Il Qubo” in un’unica grande opera.

Il gallerista milanese Deodato Salafia in accordo con Giorgetti, hanno deciso di donare il 30% della vendita dei Sides e il 50% delle quote del Qubo. “Siamo comunque aperti a qualsiasi iniziativa ci venga proposta a favore” – ha detto Deodato – “tra le tante dichiarazioni, il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha detto ch eservono molte risorse economiche e noi vogliamo contribuire anche nel nostro piccolo”. Giorgetti è nato a Messina, una città colpita duramente dal terremoto, quindi comprende appieno i problemi della gente emiliana e nonostante i grandi impegni e i problemi logisitici di questo periodom ha voluto essere presente a tutti i costi. “Il Qubo” di Giorgetti che il 13 giugno arriverà a Ferraram ha un valore iniziale di 21.535 euro, somma di 365 quote da 59 euro l’una e non è esclusa la possibilità di un’asta pubblica che elevi il valore della beneficienza.

La 6a edizione della Biennale Internazionale d’Arte di Ferrara, organizzata da Ferrara Pro Art e curata da Paolo Orsatti, si aprirà il 15 giugno con l’inaugurazione della prima delle tre tranches previste: “La sostanza rivelata” dal 15 giugno al 19 luglio, “Dall’Ade all’estasi” dal 13 settembre al 18 ottobre e “Bona tempora currunt” dall’8 novembre al 9 dicembre, all’interno delle quali si susseguiranno diverse mostre, brevi ma preziose, ospitate in luoghi di straordinario valore storico-artistico.

Insieme ad Alessandro Giorgetti, parteciperanno con le loro opere gli artisti Siarzhuk Cimohau, membro dell’unione degli artisti bielorussi; Rita Vitaloni con il suo progetto “Il colore degli Sfrattati”; Domino Art, si origini sudamericane, porterà in Biennale le sue opere informali assemblate e dipinte partendo da materiali poveri; il ceramista e scultore Goffredo Gaeta; il torinese Giuseppe Attini; Giorgio Gost con i suoi ”Percorsi” nel colore, traiettorie cromatiche esplosive su fondi neri, rossi, blu, e Roberto Bergonzo che, partendo dall’esperienza maturata nel campo dell’interior design, ha lanciato uan nuova liunea artistica, U-ART: la tua arte ovvero l’arte che ti appartiene in quanto ti rappresenta, U-ART propone opere d’arte ceh arricchiscono gli ambienti, armonizzandosi perfettamente con le linee, i colori, le volumetrie e le atmosfere che ognuno ha scelto per sé e nei quali vive.

L’opening della Biennale è fissato per le ore 18.30, tra un aperitivo e note di smooth jazz presso il Complesso Monumentale di S. Anna, Corso Giovecca, 21 – Piazzetta S. Anna, 3

per info biennaleferrara.com